Nella gestione magazzino l’uso del codice a barre è ormai diventato obbligatorio, quando questo conta su un certo numero di prodotti. I codici a barre non semplificano solo le operazioni gestione del magazzino, ma anche le operazioni contabili per ciò che riguarda la fatturazione, i preventivi e i documenti di trasporto. Vediamo, dunque, cosa sono i codici a barre, come si utilizzano e come possono integrarsi con un software gestione magazzino.
Codice a barre: che cos’è?
Oggi siamo abituati a guardare la sequenza di linee, più o meno spesse, che compongono un codice a barre senza prestarvi troppa attenzione. Eppure i codici a barre hanno una storia relativamente lunga, che parte dagli anni ’50 e dura ancora oggi. Senza affrontare tutto il processo del loro sviluppo, tuttavia, possiamo dire che il codice a barre è un sistema di identificazione, basato su barre di colore nero e di spessore vario, intervallate da spazi, anch’essi di vario spessore. Il sistema di codifica, per poter essere interpretato, necessita di un lettore codice a barre, solitamente collegato a un registratore di cassa o a un computer. I lettori codice a barre utilizzando un laser, o altra tecnologia analoga, “leggono” l’alternanza di linee e spazi inviando tali dati al decodificatore, che le interpreta, secondo lo standard utilizzato.
I tipi di codici a barre
Naturalmente esistono vari tipi di codici a barre. A variare è la codifica con cui tali codici vengono generati. I fattori che fra un formato e l’altro, pertanto, sono numerosi. Esistono per esempio codici a barre discreti, i codici in cui solo le barre nere contengono l’informazione. Sono codici a barre continui, invece, quelli in cui, oltre le barre nere, anche gli spazi sono portatori di informazioni. Anche lo spessore delle barre può variare a seconda dello standard utilizzato. Fra gli standard più utilizzati, comunque, possiamo citare:
- codici a barre codebar: utilizzati prevalentemente nelle biblioteche e nelle banche del sangue;
- codici a barre code 39: è uno standard internazionale, a mente della normativa ISO/IEC 16388;
- codici a barre code 128: è un altro standard internazionale, a mente della normativa ISO/IEC 15417;
- codici a barre EAN: ve ne sono di vari tipi (EAN 2, EAN 5, EAN-8, EAN-13) e vengono utilizzati per periodici, libri, vendita al dettaglio; sono fra i codici a barre più diffusi.
Generalmente, i lettori di codici a barre, purché abbiano accesso al database, sono in grado di interpretare lo standard utilizzato per un dato codice a barre e comprendere di che tipologia di prodotto si tratta, indipendentemente dallo standard.
Perché utilizzare i codici a barre nella gestione del magazzino
Come si è visto, i codici a barre servono per identificare un prodotto in maniera univoca. Non è un caso, per fare un esempio, che le sacche del sangue destinate alle trasfusioni vengano etichettate con un codice a barre. In tal modo, chiunque possegga un lettore di codici a barre (e abbia accesso al database), potrà identificare la sacca di sangue e tutte le informazioni a essa collegate.
Nella gestione magazzino, il principio è lo stesso. Quando il magazzino cresce in dimensioni e numero di prodotti conservati o quando non c’è margine di errore sull’identificazione del prodotto (si immagini la minuteria per la costruzione di un motore aeronautico) è di vitale importanza avere tutto sotto controllo. Per la catalogazione dei prodotti stessi e la loro gestione, dunque, l’impiego dei codici a barre può essere una soluzione ottimale. In primo luogo, ciascun prodotto del magazzino sarà identificato in maniera univoca. Ciò ridurrà il margine di errore quasi a zero e renderà facilmente disponibili tutte le informazioni relative al prodotto.
Lettura codici a barre
Per la lettura codici a barre, come già detto, si impiegano dei particolari lettori ottici. Questi, basandosi su un laser o su sensori fotografici, riescono a “leggere” il codice con un margine di errore ridottissimo. Essi, generalmente, sono collegati al personal computer con accesso al database, al quale trasferiscono le informazioni rilevate dal codice a barre.
In alcuni casi, quando per esempio, il magazzino ha dimensioni considerevoli, si adoperano lettori di codici a barre che non necessitano di essere collegati al personal computer. Questi rappresentano la soluzione migliore per magazzini di grandi dimensioni, dove sarebbe altamente anti-economico movimentare continuamente la merce per la catalogazione. Tali lettori, invece, consentono di scansionare anche più prodotti alla volta, memorizzando codici e numero di scansioni. Successivamente i dati di scansione dei codici a barre potranno essere trasmessi al computer, dove, tramite il database, si potranno verificare le informazioni di cui si necessita.
Codici a barre e software gestionali
L’utilizzo dei codici a barre è, praticamente, l’altra faccia della medaglia dell’utilizzo di un software gestionale magazzino. Il motivo è piuttosto evidente: per poter catalogare tutti i prodotti, assegnando loro uno specifico codice a barre, occorre avere un sistema in grado di gestire tali informazioni. Pertanto, occorre un software, come Maestro, che conservi le informazioni relative al codice a barre e quelle correlate al prodotto. In particolare il software gestionale di Geniosoft è anche in grado di gestire i codici a barre precedentemente assegnati dai produttori, così da semplificare ulteriormente la catalogazione.
Questo aspetto non è utile unicamente nella gestione del magazzino. Anche per quanto riguarda la gestione degli aspetti finanziari, può tornare estremamente comodo avere un database che gestisce tutti i prodotti con un codice a barre. Ciò consente di preparare preventivi, fatture, documenti di trasporto e qualsiasi altro tipologia di documento fiscale col software di gestione del magazzino. Un’opportunità che velocizza e semplifica notevolmente il lavoro.