Per assicurare un corretto controllo di gestione, verificando l’andamento del business e l’avanzamento degli obiettivi aziendali prestabiliti, è fondamentale tenere in considerazione i cosiddetti KPI. Si tratta di indicatori di prestazione che vanno stabiliti e analizzati, nonché tenuti in considerazione. Vediamo, allora, quali sono nello specifico i KPI aziendali e perché sono così utili ai fini di un corretto controllo gestionale.
KPI: gli indicatori di performance per il controllo di gestione
I KPI – acronimo di Key Performance Indicators – sono degli indicatori per misurare le effettive prestazioni di un business. Essi, infatti, segnalano all’imprenditore in che modo prosegue l’attività aziendale, se sono stati o meno raggiunti determinati obiettivi e se i processi aziendali sono o meno performanti. Nella fase del controllo di gestione, che ricordiamo essere una delle più delicate e cruciali, tenere in considerazione gli indici di performance aziendale, ovvero i KPI, è di fondamentale importanza. Prima di tutto, però, è importante stabilire quali siano gli indicatori KPI da prendere in considerazione per misurare le prestazioni aziendali, in base a quella che è la tipologia stessa d’azienda. Per realizzare questi indicatori, tuttavia, è necessario tenere in considerazione:
- gli indicatori finanziari e di mercato;
- gli indicatori dei processi principali;
- gli indicatori di apprendimento e crescita.
Individuati questi tre indicatori, che vanno a costituire l’insieme dei KPI aziendali, bisogna collegarli tra loro in un piano e delineare la strategia aziendale in azione, così che questi risultino utili al controllo di gestione.
Indicatori KPI: quante tipologie esistono e quali caratteristiche hanno?
Per quanto riguarda gli indicatori KPI, possiamo delinearne quattro tipologie che possono, all’occorrenza, essere utilizzati e adattati al controllo di gestione aziendale. Tra queste vi sono i KPI:
- generali: sono quelli che misurano il volume complessivo del lavoro;
- di qualità: questi verificano la qualità dei risultati ottenuti tenendo in considerazione degli standard stabiliti;
- di costo;
- di servizio o tempo: che misurano il tempo di risposta dell’operato aziendale dall’avvio al termine delle attività.
Tra le caratteristiche dei KPI più importanti vi è certamente la misurabilità: essi, infatti, consentono di misurare in maniera accurata e tangibile tutte le attività volte ad un corretto e congruo controllo di gestione.
Come scegliere gli indici KPI per la propria azienda
Scegliere gli indici KPI più adatti alla tipologia d’azienda è fondamentale. Infatti, ogni tipologia di azienda dovrà affidarsi all’individuazione degli indicatori da monitorare sulla base della tipologia e del settore in cui essa opera. Definiti in maniera chiara gli obiettivi di business, quindi lo scopo effettivo dell’azienda, è fondamentale che dei buoni KPI aziendali permettano di verificare i fattori critici di successo. Questi fattori, infatti, sono importanti per comprendere quelle che sono le attività in cui l’azienda deve eccellere per ottenere il raggiungimento dei risultati economico-finanziari. Gli indici KPI, in questo caso, permettono di collegare questi obiettivi agli obiettivi operativi che l’azienda persegue nel quotidiano. Questi fattori, dunque, sono espressi in misure monetarie e quantitative, che vanno poi collegate a tutte le altre strategie messe in opera per l’attività aziendale.
I KPI, ossia gli indici di performance aziendale, sono fondamentali per monitorare l’andamento dell’azienda e comprendere quali misure attuare per il raggiungimento degli obiettivi. Con le strategie giuste, e i software gestionali più adatti al business, potrete delineare i KPI aziendali perfetti per le vostre esigenze, così da raggiungere ogni obiettivo prefissato.