Se si è soliti effettuare lavori in maniera occasionale sia per passione sia perché non abbiamo una vasta clientela è possibile svolgere questi lavori effettuando la fattura senza partita IVA.
Chi vende un prodotto o svolge un servizio in maniera occasionale e sporadica deve rilasciare una ricevuta fiscale.
Vedremo nel corso dell’articolo quali regole bisogna seguire quando si effettua la fatturazione senza partita IVA o fattura per prestazione occasionale e come si emette la ricevuta prestazione occasionale.
Regole per la fattura prestazione occasionale
Per capire quali sono le regole alla base della fatturazione senza partita IVA è bene inquadrare il tipo di attività che ricade in questa particolare fattispecie: il lavoro autonomo occasionale.
Quando parliamo di occasionalità e di abitualità bisogna chiarire innanzitutto cosa intendiamo con questi termini.
I lavoratori autonomi occasionali sono disciplinati nel codice civile dall’articolo 2222 (contratto d’opera). Quest’ultimo recita che si debba considera un lavoratore autonomo abituale:
Quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, si applicano le norme di questo capo, salvo che il rapporto abbia una disciplina particolare nel libro IV.
Interpretando l’articolo citato si evince facilmente che le caratteristiche per definire un lavoratore autonomo occasionale sono:
- Autonomia del lavoratore dal committente: esso non deve sottostare alle disposizioni circa tempi e modalità d’esecuzione dei lavori ordinati dal committente;
- Carattere di occasionalità: trattandosi di un lavoro sporadico manca il requisito della continuità;
- Mancato inquadramento del lavoratore autonomo all’interno dell’organizzazione dell’azienda o impresa committente;
Al contrario, le attività abituali sono quelle svolte in maniera costante e continuative: in altre parole, si deve trattare di attività che abbiano il carattere di professionalità.
Quindi le differenze tra abitualità e occasionalità sono:
- Abitualità: svolgimento di un’attività in modo ripetitivo e regolare. Si caratterizza per la sua stabilità e sistematicità;
- Occasionalità: svolgimento di un’attività in modo saltuario. Si caratterizza per la sua eventualità o secondarietà;
La Legislazione Italiana non tiene in considerazione soltanto l’occasionalità del rapporto lavorativo. Una regola molto importante per fatturare senza partita IVA è che il reddito derivante dallo svolgimento di tale attività non deve superare i 5000,00 € annui. Nel caso di attività sportive il limite da non superare è di 7000,00 €. In caso contrario, ovvero se superassimo queste soglie, è bene sapere che sarà necessario aprire una partita IVA per poter svolgere la nostra attività e restare in regola.
Dal punto di vista fiscale, il reddito derivante da attività occasionali svolte da un lavoratore autonomo (vedi art. 2222 c.c.) rientrano nella categoria redditi diversi. Il calcolo dell’imponibile tiene conto della somma percepita e delle spese sostenute: in questo senso, l’imponibile previdenziale sarà il compenso lordo ricevuto dal lavoratore autonomo con eventuali spese riportare in fattura dedotte (poste a carico del committente).
A partire da inizio 2004 è obbligatoria l’iscrizione alla Gestione separata INPS per i lavoratori autonomi che hanno superato la soglia dei 5000,00 € per i compensi corrisposti da tutti i committenti occasionali.
Come si esegue la fattura senza partita IVA
Come annunciato ad inizio articolo, la fattura per prestazione occasionale prevede una ritenuta fiscale del 20 %. La ritenuta d’acconto effettuata in questo modo non verrà versata dal lavoratore autonomo occasionale, ma da colui che ha richiesto la prestazione. Sarà il committente a svolgere la funzione di sostituto d’imposta pagando al fisco quanto dovuto dal lavoratore autonomo occasionale (o commissionario).
Ai fini fiscali, a fine anno il commissionario riceverà una certificazione dei compensi corrisposti utile a compilare la dichiarazione dei redditi o modello 730.
Vediamo ora nel dettaglio come si esegue la fattura senza IVA e quali dati inserire.
Per eseguire questo tipo di ‘fattura’ dobbiamo disporre di:
- un semplice foglio A4 bianco (quello tipico per le fotocopiatrici o per gli uffici);
- tutti i dati dell’impresa committente;
- tutti i dati del prestatore d’opera occasionale (dati anagrafici, codice fiscale e domicilio);
- una marca da bollo di 1,81 €;
Su tale foglio (o fattura per prestazione d’opera occasionale) andrà indicato:
- l’oggetto della prestazione svolta;
- il periodo o la durata per la realizzazione o svolgimento di essa;
- la somma ricevuta, il calcolo dell’imponibile e la relativa ritenuta fiscale del 20 %;
- il totale netto da pagare (ciò che riceverà concretamente il lavoratore autonomo occasionale);
La fattura andrà stampata e conservata in duplice copia. Entrambe le copie saranno firmate dalle parti coinvolte nel rapporto di lavoro. Su di essa andrà indicato il luogo e la data della fatturazione e sarà specificato esplicitamente che non è stata superata la soglia di 5000,00 € consentita dalla legge al lavoratore autonomo occasionale.
Prima di concludere, vogliamo fornirvi un fac simile ricevuta prestazione occasionale per prendere spunto quando andrete a compilarla personalmente:
Inoltre, vogliamo ricordare a coloro i quali necessitano di un software fatturazione che GenioSoft realizza programmi professionali per le aziende e che ogni anno ci scelgono migliaia di aziende italiane: cosa aspetti a provare i nostri software? Scarica subito la demo dalle pagine prodotto.